PARTE DUE
Analisi dei principali indici di bilancio.
Innanzitutto, vediamo alcune semplici definizioni:
L’attivo immobilizzato è costituito dai beni che sono destinati a permanere per lungo tempo nel patrimonio aziendale mantenendo la loro utilità per più anni. Essi formano la struttura tecnico-organizzativa dell’impresa e sono ad esempio i macchinari, gli impianti, gli immobili, i brevetti, le partecipazioni in altre imprese, ecc…..
L’attivo circolante si riferisce alle attività che sono liquide o possono essere rese tali in breve tempo e viene detto anche capitale circolante o capitale di esercizio. L’attivo circolante comprende le liquidità differite vale a dire rimanenze di merci, materie e prodotti, i crediti, e le liquidità immediate vale a dire la cassa e i c/c attivi e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni.
Il capitale circolante è costituito dai crediti verso clienti + magazzino – debiti fornitori.
Il patrimonio netto (o Capitale Proprio) è il valore che si ottiene facendo la differenza tra il totale delle attività e il totale delle passività. In pratica è il valore contabile dell’azienda ed è costituito dall’ammontare degli apporti dei soci (o del titolare) + utili non prelevati + riserve di patrimonio a vario titolo contabilizzate (riserve di rivalutazione e/o derivanti da operazioni straordinarie, ecc…).
Il capitale di terzi è costituito dai debiti dell’azienda verso banche, fornitori, finanziatori o altri enti e persone. In pratica sono i debiti e le passività dell’azienda ed che a sua volta si distinguono in debiti a breve (o passività immediate) e debiti a medio/lungo termine (o passività consolidate).
L’indebitamento finanziario netto è dato dalla differenza tra le poste passive di natura finanziaria (debiti verso banche ed altri finanziatori) e quelle attive (disponibilità liquide e altre attività finanziarie presenti nell’attivo che possono essere utilizzate per ridurre il debito);
L’utile netto il reddito dell’impresa al netto di interessi (gestione finanziaria), tasse (gestione fiscale), deprezzamento di beni e ammortamenti. È in pratica ciò che sì è realmente guadagnato a fine anno.
Ebitda, o MOL (margine operativo lordo) in italiano, evidenzia il reddito di un’azienda basato solo sulla sua gestione caratteristica al lordo, quindi, di interessi (gestione finanziaria), tasse (gestione fiscale), deprezzamento di beni e ammortamenti.
L’Ebit esprime il reddito prima delle imposte e degli oneri finanziari ovvero il reddito operativo aziendale.
Gli oneri finanziari sono i costi sostenuti per interessi passivi e/o tutto quanto è collegato al costo del debito.